Giro delle Fiandre 2025, Tadej Pogačar: “Non ci arrendiamo mai! Roubaix sarà corsa completamente diversa, ma accetto la sfida”

Tadej Pogačar si prende un altro pezzo di storia conquistando il Giro delle Fiandre 2025. La maxi-sfida con Mathieu van der Poel è vinta dallo sloveno, che staccando di forza il rivale a 18 chilometri dalla conclusione si porta così a 8 Monumento conquistate in carriera, lasciando il leader della Alpecin – Deceuninck a quota sette. In attesa della rivincita alla Parigi – Roubaix di cui il neerlandese è duplice campione uscente, il fenomeno sloveno realizza intanto un altro capolavoro con una serie di progressioni che sfiancano tutti fino alla stoccata decisiva sul Vecchio Quaremont, che lo vede restare da solo per poi proseguire sino al traguardo tenendosi alle spalle un quartetto all star completato da Wout Van Aert, Mads Pedersen e Jasper Stuyven

“L’obiettivo era vincere, ma è difficile crederci . commenta a caldo il campione del mondo – Ci siamo riusciti e non posso essere più fiero del team e di come abbiamo corso, malgrado la sfortuna. Alla fine è andato tutto bene. Sono felicissimo di vincere questa corsa con questa maglia”. Il riferimento è chiaramente alle cadute che hanno segnato le fasi centrali di corsa visto che in quel frangente ha perso ben tre compagni, Jhonatan Narvaez, Florian Vermeersch e Tim Wellens, con il solo belga poi riuscito a rientrare.

Provvidenziale il supporto del corridore fiammingo, assieme a quello dei vari Mikkel Bjerg, António Morgado e Nils Politt, a sua volta coinvolto in una caduta, che hanno saputo contenere quasi da solo il distacco dai contrattaccanti, tra i quali Davide Ballerini, Filippo Ganna e Matteo Trentin, che hanno spaventato i big per un lungo momento, prima di essere ripresi proprio dal gran lavoro della UAE Team Emirates – XRG, finalizzato dal suo capitano. “Il piano era di partire sul Vecchio Quaremont ed è quello che abbiamo fatto, malgrado le cadute – aggiunge – Non ci arrendiamo mai e tutti i compagni oggi hanno fatto più di quello che era possibile, sono stati fantastici”.

Compiuto un ennesimo capolavoro, riportando un vincitore di GT sul tetto della Ronde dopo 30 anni, quando a vincere fu Gianni Bugno, Pogačar deve inevitabilmente guardare subito avanti perché c’è un altro appuntamento con la leggenda ad attenderlo, ovvero l’assalto alla Parigi – Roubaix. “È una corsa completamente diversa, ma accetto la sfida e farò del mio meglio – conclude – Il Fiandre è più adatto a me, ma non si può mai sapere. È comunque una corsa durissima e con la forma che ho attualmente dovevo provarci”.

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